«Voglio abituarmi a questa colazione più monacale che mi aiuta a raggiungere i miei “appetiti” nei luoghi più nascosti, e a sradicarli via. È meglio così. Dobbiamo imparare ad affrancarci sempre più dalle necessità fisiche, dobbiamo abituare il nostro corpo a chiederci solo l'indispensabile, soprattutto per quanto riguarda il cibo, perché stiamo andando verso tempi difficili: anzi, ci siamo già.
Eppure trovo che stiamo ancora magnificamente bene. Ma è meglio abituarsi a una certa astinenza in periodi di relativa ricchezza, che esservi poi costretti in momenti di reale bisogno: quello che otteniamo spontaneamente da noi stessi ha basi più solide e durature di quello che realizziamo per forza... Dobbiamo affrancarci dalle cose materiali ed esteriori a un punto tale che lo spirito possa continuare comunque il suo cammino e il suo lavoro».
La citazione è tratta dal Diario (1941-1943) di Etty Hillesum (pagina 127 dell'edizione Adelphi del 1985), ragazza olandese di famiglia ebraica, morta ad Auschwitz all'età di 29 anni nel 1943.